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Fausto Di Benedetto

01/05/12

ELEZIONE DEL SINDACO E DEL CONSIGLIO COMUNALE

del Comune di Bracciano (Rm)

Votazione dei giorni 6 – 7 Maggio 2012




  
 PROGRAMMA AMMINISTRATIVO

del Candidato alla carica di Sindaco Sig. Fausto Di Benedetto, nato a Bracciano il 04 / 01 / 1948 nella lista contraddistinta con il contrassegno :







BRACCIANO AMBIENTE S.p.A.


Il Programma Elettorale può definirsi l’insieme delle soluzioni che ogni candidato propone per le problematiche della collettività che è chiamato ad amministrare. Mentre in molti casi tipologia ed entità degli aspetti presi in considerazione si equivalgono o, comunque, rimane difficile stabilire una qualche priorità, per Bracciano non esiste il minimo dubbio su quale sia la più grande sfida con la quale sarà chiamato a confrontarsi il prossimo Sindaco, ed è per questo motivo che è stata posta all’inizio:

la Bracciano Ambiente S.p.A.

Questa società, totalmente partecipata dal Comune di Bracciano, può a pieno titolo essere definita tanto la più grande potenzialità economica di questo comprensorio quanto il più grande problema dell’Amministrazione Locale, preso atto che la pessima gestione di questi ultimi anni l’ha portata letteralmente sull’orlo del fallimento.

Quale sia la reale situazione dei conti aziendali è sotto gli occhi di tutti e, se questa situazione dovrà costituire motivo di urgentissimi provvedimenti correttivi, nello stesso tempo sgombra immediatamente il campo da “soluzioni” che mai potranno trovare una concreta applicazione: ipotesi di prestigiose (e costose) realizzazioni impiantistiche ma anche la radicale proposta di immediata (ma sempre molto costosa) chiusura della discarica si scontrano con la più semplice quanto evidente difficoltà oggettiva, la mancanza di disponibilità economiche.

Dal profilo economico finanziario a quello gestionale, dall’aspetto amministrativo a quello operativo, non c’è campo riferito a questa azienda che non denoti tanto evidenti quanto preoccupanti punti di criticità, che potranno essere superati soltanto attraverso un lungo e complesso percorso di cui, nella fase attuale, è possibile soltanto accennare i passi salienti.

Il primo “errore” che si commette parlando della Bracciano Ambiente S.p.A. è rappresentato dall’individuarla soltanto con la gestione della discarica, dimenticandone l’altra fondamentale componente: la prestazione dei servizi per il Comune di Bracciano. Se è certamente vero che il volume economico espresso dalla gestione dell’invaso di Cupinoro determina pesantemente l’insieme delle attività societarie, è però altrettanto vero che i flussi finanziari “diretti” fra Comune di Bracciano e società partecipata comportano ulteriori e rilevanti elementi di preoccupazione; solo per fare un esempio, per il servizio di raccolta RSU la Bracciano Ambiente S.p.A. percepisce annualmente dal Comune di Bracciano € 1.200.000 circa mentre ne ha oltre € 1.800.000 circa di soli costi vivi di gestione: per una qualsiasi Amministrazione degna di questo nome, non sarà un puro e semplice dovere ripianare una così evidente incongruenza?

Passando alla discarica e, si ribadisce, al solo fine di dare una sommaria e superficiale indicazione su importanti quanto urgenti interventi da effettuare, sarà prioritaria la costituzione di un tavolo di concertazione con la Regione Lazio sia per condividere un programma per Cupinoro che risulti compatibile con quello previsto sul piano regionale, sia per l’accesso a finanziamenti che rendano concretamente praticabile ogni ipotesi realizzativa nel sito: dalla già accennata progettualità impiantistica (selezione “a valle” del rifiuto che potrebbe integrare se non sostituire il costosissimo sistema di raccolta “porta a porta”, produzione di “compost” dal trattamento della frazione umida, ecc) alla semplice chiusura del sito, alla luce dell’attuale situazione economico-finanziaria della Bracciano Ambiente S.p.A.  non si potrebbe in alcun modo prescindere da questo passaggio.

L’aspetto gestionale dovrà comunque prevedere una serie di interventi diversificati per finalità e caratteristiche; per citarne solo un paio che per importanza e risultanze economiche assumono particolare rilevanza, ci potremmo limitare alla corretta gestione dei principali inquinanti da discarica: biogas e percolato; pur se, ovviamente, sono ambedue già fatte oggetto di trattamento, è un dato di fatto che questo risulti attualmente inadeguato e, comunque, non rispondente ai principi di corretta gestione delle pubbliche risorse.

Il biogas: la captazione del gas prodotto dai rifiuti è attualmente effettuata da una società esterna che lo trasforma in energia elettrica trasferita all’ENEL; la Bracciano Ambiente S.p.A. ha sottoscritto nel 2007 un contratto con l’operatore esterno per il riconoscimento di una percentuale sul fatturato ma le risultanze economiche sono state assolutamente inadeguate rispetto al pattuito.
Esigere il rispetto del contratto in essere e/o assumere direttamente la gestione dell’impianto comporterebbe notevoli incrementi delle risorse in entrata, oltre alla potenziale creazione di nuovi posti di lavoro.

Il percolato è il liquido prodotto dalla putrefazione del rifiuto e deve essere costantemente estratto ed avviato ad impianti specializzati per il suo smaltimento. Attualmente la Bracciano Ambiente S.p.A., pur disponendo di un’autobotte che adeguatamente gestita permetterebbe di rispondere pressoché totalmente al fabbisogno aziendale e di un impianto costato oltre € 1.500.000, teoricamente in grado anch’esso di smaltire l’inquinante prodotto a Cupinoro, continua ad appaltare all’esterno l’asporto e lo smaltimento del percolato attraverso gare con importi nell’ordine del milione di euro l’anno. La semplice valutazione dei capitali coinvolti a questo unico scopo (costo di acquisto, gestione e manutenzione dell’autobotte, costi di realizzazione e gestione dell’impianto e impegno economico derivante dalla gara) rende chiaramente evidente i possibili risparmi derivanti da una oculata gestione di questo inquinante.

Come risulterà evidente, anche questa breve, superficiale e parziale descrizione - di quella che a tutti gli effetti può tornare ad essere l’anima stessa dell’economia di Bracciano - è sufficiente per capire da un lato quanto sia urgente l’adozione di provvedimenti tesi al ripristino di quei principi di economicità, efficienza ed efficacia inderogabili nella Pubblica Amministrazione e, dall’altro, quali potrebbero essere le risultanze economiche in termini di maggiori entrate, minori spese ed incremento delle possibilità occupazionali derivanti dal ritorno ad una sana, corretta ed adeguata gestione della Bracciano Ambiente S.p.A. 


URBANISTICA


1) Immediata revisione dell’adottato Regolamento Edilizio, ormai da tempo superato dalle nuove normative. La revisione dovrà essere particolarmente chiara e rigida onde evitare equivoche interpretazioni ;

2) Incentivazione degli accordi di programma che vedano soddisfatti prevalentemente gli interessi dell’Amministrazione Comunale e, secondariamente, quelli dei privati ;  tali accordi di programma dovranno essenzialmente essere finalizzati a risolvere le problematiche di viabilità e parcheggi, soprattutto in zone congestionate ;

3) Attento esame delle varianti stralcio proposte dei proprietari di terreni, in particolar modo per le sovradimensionate zone F2 (servizi) ;

4) Zone agricole : riduzione del lotto minimo edificabile ; attualmente previsto in  30.000 mq potrà essere ridotto a 10.000 mq come da Legge Regionale ; ciò al fine  di consentire l’edificabilità anche a piccoli proprietari ;

5) Annullamento della delibera di Consiglio Comunale che prevede la minima unità  residenziale in mq 50 ; tale minimo dovrà fare riferimento esclusivamente alle normative nazionali ;

6) Riqualificazione, con variante urbanistica, di tutto il borgo di Vicarello ; tale variante sarà comprensiva della soppressione dell’esistente tracciato della strada provinciale che dovrà essere ridefinito a monte del borgo stesso ;

7) Nuovi insediamenti di edilizia convenzionata, proporzionati alle esigenze abitative del paese ed oltremodo inseriti nel contesto paesaggistico.


LAVORI PUBBLICI


1) Ampliamento e riqualificazione di via Cupetta del Mattatoio, nel tratto equiparato al Centro Storico ; immediato allargamento della sede stradale della stessa nel tratto compreso tra il vecchio lavatoio e via Claudia, considerato il recente enorme  traffico ; realizzazione dell’impianto di illuminazione.

2) Riqualificazione di tutta via Cupetta delle Cartiere, avuto riguardo anche al grande  traffico derivato da eventi sportivi ; illuminazione della stessa.

3) Riqualificazione, con stesura di asfalto, di via dei Quadri.

4) Rifacimento totale della gradonata compresa tra via Oberdan e via Cupetta del  Mattatoio, con regimazione delle acque piovane.

5) Ampliamento del parcheggio di via Carlo Cattaneo, in stretta intesa con la Soprintendenza.

6) Immediata realizzazione della rotatoria tra via Braccianese e via Castel Giuliano.

7) Immediata realizzazione della rotatoria in corrispondenza del bivio tra via Braccianese e via Olmata Tre Cancelli.

8) Acquisizione, riqualificazione, ed illuminazione delle vie private via Zara, via Trieste, etc.

9) Immediata urbanizzazione di tutte le aree circostanti le cappelle cimiteriali, con pavimentazioni e regimazione delle acque piovane.


COMMERCIO


La crisi economica che perdura da anni ha avuto pesanti riflessi anche sul settore commercio, soprattutto nelle piccole attività che hanno dovuto subire il massiccio insediamento dei centri commerciali ; la restrizione del credito ha ulteriormente contribuito ad aggravare un settore fondamentale per l’economia del paese.

Al fine di tutelare e rilanciare le piccole attività commerciali ed artigianali sarà indispensabile intervenire immediatamente con alcuni provvedimenti finalizzati a :

1) Aiutare le piccole botteghe artigiane del centro storico, gioiello del paese ; ciò attraverso l’esenzione o la riduzione dell’imposta sugli immobili e/o la tassa rifiuti ;

2) Contribuire e supportare una specifica convenzione con una o più banche che, a tasso agevolato ed in tempi brevi convenuti, provvedano ad erogare finanziamenti finalizzati alle ristrutturazione di locali, all’acquisto di macchinari e quant’altro necessario a garantire la continuazione dell’attività ;

3) Concertare con l’Associazione Commercianti un confacente arredo urbano con isole pedonali che diano la possibilità di passeggiare tranquillamente senza il caotico traffico veicolare.

Priorità assoluta dovrà essere la realizzazione di uno spazio attrezzato con piazzale, servizi igienici, aree a verde, fontana, parcheggi oltremodo sufficienti e quant’altro, idoneo a soddisfare tutte le esigenze di mercato settimanale attualmente in via Salvo D’Acquisto.

Tale area, necessariamente centrale potrebbe essere individuata nella fascia di terreno compresa tra la via Salvo D’Acquisto e la sottostante via Udino Bombieri.


SPORT
     

L’impianto sportivo di Bracciano è essenzialmente costituito da un regolamentare campo in erba con circostanti piste, un adiacente campo in terra ed una inadeguata area a parcheggio, con fondo naturale sconnesso.

Il centro, ad oggi, non è più idoneo e confacente a sostenere la frequenza di centinaia di bambini e ragazzi, presenti giornalmente per allenamenti e partite.

E’ pertanto urgente ed improcrastinabile un intervento che consista essenzialmente in :

- una diversa conformazione dell’esistente campo in terra, regolamentare sia nelle dimensioni che nella illuminazione, con fondo in sintetico ;

- una idonea e razionale area a parcheggio fronte via Cupetta delle Cartiere, asfaltata ed illuminata ;

- una riqualificazione del parcheggio su via Olmata Tre Cancelli, con illuminazione ed adeguato accesso agli impianti dalla via medesima.


TURISMO


E’ sicuramente una delle componenti fondamentali del panorama economico futuro di Bracciano.

In un insieme di valori ambientali e culturali inestimabili che vanno dalla presenza di insediamenti preistorici a quella delle terme, passando attraverso l’esistenza di grandi estensioni boschive con enormi possibilità nella realizzazione di percorsi naturalistici perfettamente compatibili con la salvaguardia ambientale, si inseriscono i due veri e propri “gioielli” di Bracciano: il meraviglioso lago ed il maestoso castello.

Se a tutto questo si aggiungono due importantissime caratteristiche geografiche come la vicinanza del mare e della Capitale d’Italia, ecco che emerge in tutto il suo splendore il miglior “materiale” da inserire in una offerta turistica che rappresenta una sorta di unicum nel panorama nazionale;all’Amministrazione Locale si chiede soltanto di effettuare un’operazione di semplice ottimizzazione di questo vero e proprio tesoro di opportunità: dall’avvio di iniziative tese alla rivitalizzazione del lago a quelle mirate alla promozione del castello (peraltro già inserito nelle strutture potenzialmente sedi di eventi), dalla definizione di una Conferenza di Servizi con i tre Comuni lacustri ed i due rivieraschi (Cerveteri e Ladispoli) per l’offerta di un “pacchetto turistico completo” a tutta una serie di attività ed iniziative che fungano da raccordo ed ideale collegamento fra queste realtà (si pensi all’organizzazione di regolari e continui collegamenti con i Comuni costieri nel periodo estivo e con Roma e le sue infinite ricchezze storiche e culturali nel resto dell’anno), la creazione di una vera e propria “industria del turismo” fonte di risorse economiche ed occupazionali è affidata al semplice buon senso ed alla capacità organizzativa dell’Amministrazione Comunale.

Sarebbe superfluo entrare ulteriormente nei dettagli di un aspetto dell’economia locale il cui sfruttamento - totalmente ecocompatibile ed ecosostenibile - dipende soltanto dalla volontà di chi sarà chiamato alla “trasformazione” di una “materia prima” che con tanta generosità ci è stata offerta da Madre Natura e dalla plurimillenaria storia del nostro ricchissimo comprensorio.

SOCIALE

Prestare un elevato livello di attenzione verso le fasce più deboli dovrebbe costituire una componente imprenscindibile di ogni Ente pubblico: dal Bilancio generale dello Stato a quello del più piccolo dei Comuni italiani, tutti dovrebbero prevedere la disponibilità di un fondo dedicato e, soprattutto, adeguato ad effettive esigenze.
L'uso fin qui del condizionale è da considerarsi inevitabile, visto quanto in effetti viene tenuta in considerazione quella larga parte della popolazione che si riconosce a qualsiasi titolo in questa categoria che, peraltro, è e sarà in continuo aumento: come non pensare, per esempio, al costante aumento dell'età media, la cui più immediata conseguenza troverà concretizzazione nell'aumento di persone anziane ? Finchè i parametri contributivi e pensionistici non troveranno un nuovo equilibrio che tenga conto di questa diversa esigenza, con quali risorse vi si potrà far fronte ?
Fino ad oggi si è cercato di sopperire al fabbisogno del disagio sociale di qualsiasi natura soprattutto attraverso iniziative estemporanee o sporadiche manifestazioni, per larga parte merito di un vero universo di soggetti particolarmente sensibili nei confronti di questa problematica ma, per motivi anzidetti, è ormai inderogabile l'adozione di provvedimenti la cui entità e continuità possano garantire quantomeno una "base garantita" dal servizio pubblico.
Probabilmente anche il delegare pressochè totalmente all'Ente centrale questa problematica prima o poi si rileverà insufficiente, per cui cominciare a "ripensare" il reperimento di risorse destinate a questo fine anche attribuendo all'Amministrazione Locale dovrebbe "entrare nell'agenda" dei suoi rappresentanti. Attraverso la ricerca di appositi strumenti normativi, si potrebbe iniziare con il ratificare lo stanziamento fisso di cifre derivanti dai risultati economici di attività di nuova costituzione ma di riferimento dell'Ente pubblico (si pensi per esempio alle nuove farmacie comunali che apriranno a seguito delle recenti norme governative), o ad una percentuale sul miglioramento dei risultati economico-finanziari di unità produttive già esistenti (per Bracciano si potrebbe applicare all'auspicabile aumento degli utili della partecipata Bracciano Ambiente S.p.A.), oppure all'istituzione di una "Solidarietà a Km 0", nel senso della creazione di una o più realtà locali che si concentrino sulla sensibilizzazione degli operatori economici del posto verso l'impiego di strumenti normativi già esistenti (si pensi all'8 per mille, per esempio) a favore delle esigenze sociali della propria collettività.
Come si vede, e nonostante la sintetica ed approssimativa esposizione, anche uno dei problemi che più tornano a preoccupare chiunque sia chiamato ad amministrare le risorse pubbliche può trovare una qualche - ancorchè parziale - soluzione: il tutto dovrebbe scaturire dall'abbandono della linea esclusiva di privilegio verso le componenti economico-finanziarie fin qui adottata, e riflettere seriamente sui vantaggi per la collettività che potrebbero derivare dal miglioramento della qualità della vita per tutti gli individui coinvolti in questo fenomeno, che oggi invece ne vivono "ai margini" e con grandissima difficoltà e sofferenza sia per sè stessi che per i propri cari.



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