ELEZIONE DEL SINDACO
E DEL CONSIGLIO COMUNALE
del Comune di
Bracciano (Rm)
Votazione dei giorni 6 – 7 Maggio 2012
PROGRAMMA
AMMINISTRATIVO
del Candidato alla carica di Sindaco Sig. Fausto Di
Benedetto, nato a Bracciano il 04 / 01 / 1948 nella lista
contraddistinta con il contrassegno :
BRACCIANO AMBIENTE
S.p.A.
Il Programma Elettorale può definirsi l’insieme delle
soluzioni che ogni candidato propone per le problematiche della collettività
che è chiamato ad amministrare. Mentre in molti casi tipologia ed entità degli
aspetti presi in considerazione si equivalgono o, comunque, rimane difficile
stabilire una qualche priorità, per Bracciano non esiste il minimo dubbio su
quale sia la più grande sfida con la quale sarà chiamato a confrontarsi il
prossimo Sindaco, ed è per questo motivo che è stata posta all’inizio:
la Bracciano Ambiente S.p.A.
Questa società, totalmente partecipata dal Comune di
Bracciano, può a pieno titolo essere definita tanto la più grande potenzialità
economica di questo comprensorio quanto il più grande problema
dell’Amministrazione Locale, preso atto che la pessima gestione di questi
ultimi anni l’ha portata letteralmente sull’orlo del fallimento.
Quale sia la reale situazione dei conti aziendali è sotto
gli occhi di tutti e, se questa situazione dovrà costituire motivo di
urgentissimi provvedimenti correttivi, nello stesso tempo sgombra
immediatamente il campo da “soluzioni” che mai potranno trovare una concreta
applicazione: ipotesi di prestigiose (e costose) realizzazioni impiantistiche
ma anche la radicale proposta di immediata (ma sempre molto costosa) chiusura
della discarica si scontrano con la più semplice quanto evidente difficoltà
oggettiva, la mancanza di disponibilità economiche.
Dal profilo economico finanziario a quello gestionale,
dall’aspetto amministrativo a quello operativo, non c’è campo riferito a questa
azienda che non denoti tanto evidenti quanto preoccupanti punti di criticità,
che potranno essere superati soltanto attraverso un lungo e complesso percorso
di cui, nella fase attuale, è possibile soltanto accennare i passi salienti.
Il primo “errore” che si commette parlando della Bracciano
Ambiente S.p.A. è rappresentato dall’individuarla soltanto con la gestione
della discarica, dimenticandone l’altra fondamentale componente: la prestazione
dei servizi per il Comune di Bracciano. Se è certamente vero che il volume
economico espresso dalla gestione dell’invaso di Cupinoro determina
pesantemente l’insieme delle attività societarie, è però altrettanto vero che i
flussi finanziari “diretti” fra Comune di Bracciano e società partecipata
comportano ulteriori e rilevanti elementi di preoccupazione; solo per fare un
esempio, per il servizio di raccolta RSU la Bracciano Ambiente S.p.A.
percepisce annualmente dal Comune di Bracciano € 1.200.000 circa mentre ne ha
oltre € 1.800.000 circa di soli costi vivi di gestione: per una qualsiasi
Amministrazione degna di questo nome, non sarà un puro e semplice dovere
ripianare una così evidente incongruenza?
Passando alla discarica e, si ribadisce, al solo fine di
dare una sommaria e superficiale indicazione su importanti quanto urgenti
interventi da effettuare, sarà prioritaria la costituzione di un tavolo di
concertazione con la Regione Lazio sia per condividere un programma per
Cupinoro che risulti compatibile con quello previsto sul piano regionale, sia
per l’accesso a finanziamenti che rendano concretamente praticabile ogni
ipotesi realizzativa nel sito: dalla già accennata progettualità impiantistica
(selezione “a valle” del rifiuto che potrebbe integrare se non sostituire il
costosissimo sistema di raccolta “porta a porta”, produzione di “compost” dal trattamento della frazione
umida, ecc) alla semplice chiusura del sito, alla luce dell’attuale situazione
economico-finanziaria della Bracciano Ambiente S.p.A. non si potrebbe in
alcun modo prescindere da questo passaggio.
L’aspetto gestionale dovrà comunque prevedere una serie di
interventi diversificati per finalità e caratteristiche; per citarne solo un
paio che per importanza e risultanze economiche assumono particolare rilevanza,
ci potremmo limitare alla corretta gestione dei principali inquinanti da
discarica: biogas e percolato; pur se, ovviamente, sono ambedue già fatte
oggetto di trattamento, è un dato di fatto che questo risulti attualmente inadeguato
e, comunque, non rispondente ai principi di corretta gestione delle pubbliche
risorse.
Il biogas: la captazione del gas prodotto dai rifiuti è
attualmente effettuata da una società esterna che lo trasforma in energia
elettrica trasferita all’ENEL; la Bracciano Ambiente S.p.A. ha sottoscritto nel
2007 un contratto con l’operatore esterno per il riconoscimento di una
percentuale sul fatturato ma le risultanze economiche sono state assolutamente
inadeguate rispetto al pattuito.
Esigere il rispetto del contratto in essere e/o assumere
direttamente la gestione dell’impianto comporterebbe notevoli incrementi delle
risorse in entrata, oltre alla potenziale creazione di nuovi posti di lavoro.
Il percolato è il liquido prodotto dalla putrefazione del rifiuto
e deve essere costantemente estratto ed avviato ad impianti specializzati per
il suo smaltimento. Attualmente la Bracciano Ambiente S.p.A., pur disponendo di
un’autobotte che adeguatamente gestita permetterebbe di rispondere pressoché
totalmente al fabbisogno aziendale e di un impianto costato oltre € 1.500.000,
teoricamente in grado anch’esso di smaltire l’inquinante prodotto a Cupinoro,
continua ad appaltare all’esterno l’asporto e lo smaltimento del percolato
attraverso gare con importi nell’ordine del milione di euro l’anno. La semplice
valutazione dei capitali coinvolti a questo unico scopo (costo di acquisto,
gestione e manutenzione dell’autobotte, costi di realizzazione e gestione
dell’impianto e impegno economico derivante dalla gara) rende chiaramente
evidente i possibili risparmi derivanti da una oculata gestione di questo
inquinante.
Come risulterà evidente, anche questa breve, superficiale e
parziale descrizione - di quella che a tutti gli effetti può tornare ad essere
l’anima stessa dell’economia di Bracciano - è sufficiente per capire da un lato
quanto sia urgente l’adozione di provvedimenti tesi al ripristino di quei
principi di economicità, efficienza ed efficacia inderogabili nella Pubblica
Amministrazione e, dall’altro, quali potrebbero essere le risultanze economiche
in termini di maggiori entrate, minori spese ed incremento delle possibilità
occupazionali derivanti dal ritorno ad una sana, corretta ed adeguata gestione
della Bracciano Ambiente S.p.A.
URBANISTICA
1) Immediata revisione dell’adottato Regolamento Edilizio,
ormai da tempo superato dalle nuove normative. La revisione dovrà essere
particolarmente chiara e rigida onde evitare equivoche interpretazioni ;
2) Incentivazione degli accordi di programma che vedano
soddisfatti prevalentemente gli interessi dell’Amministrazione Comunale e,
secondariamente, quelli dei privati ; tali accordi di programma dovranno essenzialmente essere
finalizzati a risolvere le problematiche di viabilità e parcheggi,
soprattutto in zone congestionate ;
3) Attento esame delle varianti stralcio proposte dei
proprietari di terreni, in particolar modo per le sovradimensionate
zone F2 (servizi) ;
4) Zone agricole : riduzione del lotto minimo edificabile ;
attualmente previsto in 30.000 mq potrà essere ridotto a 10.000 mq come
da Legge Regionale ; ciò al fine di consentire l’edificabilità anche a
piccoli proprietari ;
5) Annullamento della delibera di Consiglio Comunale che
prevede la minima unità residenziale in mq 50 ; tale minimo dovrà fare
riferimento esclusivamente alle normative nazionali ;
6) Riqualificazione, con variante urbanistica, di tutto il
borgo di Vicarello ; tale variante sarà comprensiva della soppressione
dell’esistente tracciato della strada provinciale che dovrà essere ridefinito a
monte del borgo stesso ;
7) Nuovi insediamenti di edilizia convenzionata,
proporzionati alle esigenze abitative del paese ed oltremodo inseriti nel
contesto paesaggistico.
LAVORI PUBBLICI
1) Ampliamento e riqualificazione di via Cupetta del
Mattatoio, nel tratto equiparato al Centro Storico ; immediato allargamento
della sede stradale della stessa nel tratto compreso tra il vecchio lavatoio e
via Claudia, considerato il recente enorme traffico ; realizzazione
dell’impianto di illuminazione.
2) Riqualificazione di tutta via Cupetta delle Cartiere,
avuto riguardo anche al grande traffico derivato da eventi sportivi ;
illuminazione della stessa.
3) Riqualificazione, con stesura di asfalto, di via dei
Quadri.
4) Rifacimento totale della gradonata compresa tra via
Oberdan e via Cupetta del Mattatoio, con regimazione delle acque piovane.
5) Ampliamento del parcheggio di via Carlo Cattaneo, in
stretta intesa con la Soprintendenza.
6) Immediata realizzazione della rotatoria tra via
Braccianese e via Castel Giuliano.
7) Immediata realizzazione della rotatoria in corrispondenza
del bivio tra via Braccianese e via Olmata Tre Cancelli.
8) Acquisizione, riqualificazione, ed illuminazione delle
vie private via Zara, via Trieste, etc.
9) Immediata urbanizzazione di tutte le aree circostanti le
cappelle cimiteriali, con pavimentazioni e regimazione delle acque piovane.
COMMERCIO
La crisi economica che perdura da anni ha avuto pesanti
riflessi anche sul settore commercio, soprattutto nelle piccole attività che
hanno dovuto subire il massiccio insediamento dei centri commerciali ; la
restrizione del credito ha ulteriormente contribuito ad aggravare un settore
fondamentale per l’economia del paese.
Al fine di tutelare e rilanciare le piccole attività
commerciali ed artigianali sarà indispensabile intervenire immediatamente con
alcuni provvedimenti finalizzati a :
1) Aiutare le piccole botteghe artigiane del centro storico,
gioiello del paese ; ciò attraverso l’esenzione o la riduzione dell’imposta
sugli immobili e/o la tassa rifiuti ;
2) Contribuire e supportare una specifica convenzione con
una o più banche che, a tasso agevolato ed in tempi brevi convenuti, provvedano
ad erogare finanziamenti finalizzati alle ristrutturazione di locali,
all’acquisto di macchinari e quant’altro necessario a garantire la
continuazione dell’attività ;
3) Concertare con l’Associazione Commercianti un confacente
arredo urbano con isole pedonali che diano la possibilità di passeggiare
tranquillamente senza il caotico traffico veicolare.
Priorità assoluta dovrà essere la realizzazione di uno
spazio attrezzato con piazzale, servizi igienici, aree a verde, fontana,
parcheggi oltremodo sufficienti e quant’altro, idoneo a soddisfare tutte le
esigenze di mercato settimanale attualmente in via Salvo D’Acquisto.
Tale area, necessariamente centrale potrebbe essere
individuata nella fascia di terreno compresa tra la via Salvo D’Acquisto e la
sottostante via Udino Bombieri.
SPORT
L’impianto sportivo di Bracciano è essenzialmente costituito
da un regolamentare campo in erba con circostanti piste, un adiacente campo in
terra ed una inadeguata area a parcheggio, con fondo naturale sconnesso.
Il centro, ad oggi, non è più idoneo e confacente a
sostenere la frequenza di centinaia di bambini e ragazzi, presenti giornalmente
per allenamenti e partite.
E’ pertanto urgente ed improcrastinabile un intervento che
consista essenzialmente in :
- una diversa
conformazione dell’esistente campo in terra, regolamentare sia nelle dimensioni
che nella illuminazione, con fondo in sintetico ;
- una idonea e razionale
area a parcheggio fronte via Cupetta delle Cartiere, asfaltata ed illuminata ;
- una riqualificazione del
parcheggio su via Olmata Tre Cancelli, con illuminazione ed adeguato
accesso agli impianti dalla via medesima.
TURISMO
E’ sicuramente una delle componenti fondamentali del
panorama economico futuro di Bracciano.
In un insieme di valori ambientali e culturali inestimabili
che vanno dalla presenza di insediamenti preistorici a quella delle terme,
passando attraverso l’esistenza di grandi estensioni boschive con enormi
possibilità nella realizzazione di percorsi naturalistici perfettamente
compatibili con la salvaguardia ambientale, si inseriscono i due veri e propri
“gioielli” di Bracciano: il meraviglioso lago ed il maestoso castello.
Se a tutto questo si aggiungono due importantissime
caratteristiche geografiche come la vicinanza del mare e della Capitale
d’Italia, ecco che emerge in tutto il suo splendore il miglior “materiale” da
inserire in una offerta turistica che rappresenta una sorta di unicum nel panorama nazionale;all’Amministrazione Locale si chiede soltanto di effettuare un’operazione di
semplice ottimizzazione di questo vero e proprio tesoro di opportunità:
dall’avvio di iniziative tese alla rivitalizzazione del lago a quelle mirate
alla promozione del castello (peraltro già inserito nelle strutture
potenzialmente sedi di eventi), dalla definizione di una Conferenza di Servizi
con i tre Comuni lacustri ed i due rivieraschi (Cerveteri e Ladispoli) per
l’offerta di un “pacchetto turistico completo” a tutta una serie di attività ed
iniziative che fungano da raccordo ed ideale collegamento fra queste realtà (si
pensi all’organizzazione di regolari e continui collegamenti con i Comuni
costieri nel periodo estivo e con Roma e le sue infinite ricchezze storiche e
culturali nel resto dell’anno), la creazione di una vera e propria “industria
del turismo” fonte di risorse economiche ed occupazionali è affidata al
semplice buon senso ed alla capacità organizzativa dell’Amministrazione
Comunale.
Sarebbe superfluo entrare ulteriormente nei dettagli di un
aspetto dell’economia locale il cui sfruttamento - totalmente ecocompatibile ed
ecosostenibile - dipende soltanto dalla volontà di chi sarà chiamato alla
“trasformazione” di una “materia prima” che con tanta generosità ci è stata
offerta da Madre Natura e dalla plurimillenaria storia del nostro ricchissimo
comprensorio.
SOCIALE
Prestare un elevato livello di attenzione verso le fasce più
deboli dovrebbe costituire una componente imprenscindibile di ogni Ente
pubblico: dal Bilancio generale dello Stato a quello del più piccolo dei Comuni
italiani, tutti dovrebbero prevedere la disponibilità di un fondo dedicato e,
soprattutto, adeguato ad effettive esigenze.
L'uso fin qui del condizionale è da considerarsi
inevitabile, visto quanto in effetti viene tenuta in considerazione quella
larga parte della popolazione che si riconosce a qualsiasi titolo in questa
categoria che, peraltro, è e sarà in continuo aumento: come non pensare, per
esempio, al costante aumento dell'età media, la cui più immediata conseguenza
troverà concretizzazione nell'aumento di persone anziane ? Finchè i parametri
contributivi e pensionistici non troveranno un nuovo equilibrio che tenga conto
di questa diversa esigenza, con quali risorse vi si potrà far fronte ?
Fino ad oggi si è cercato di sopperire al fabbisogno del
disagio sociale di qualsiasi natura soprattutto attraverso iniziative
estemporanee o sporadiche manifestazioni, per larga parte merito di un vero
universo di soggetti particolarmente sensibili nei confronti di questa
problematica ma, per motivi anzidetti, è ormai inderogabile l'adozione di
provvedimenti la cui entità e continuità possano garantire quantomeno una
"base garantita" dal servizio pubblico.
Probabilmente anche il delegare pressochè totalmente
all'Ente centrale questa problematica prima o poi si rileverà insufficiente,
per cui cominciare a "ripensare" il reperimento di risorse destinate
a questo fine anche attribuendo all'Amministrazione Locale dovrebbe
"entrare nell'agenda" dei suoi rappresentanti. Attraverso la ricerca
di appositi strumenti normativi, si potrebbe iniziare con il ratificare lo
stanziamento fisso di cifre derivanti dai risultati economici di attività di
nuova costituzione ma di riferimento dell'Ente pubblico (si pensi per esempio
alle nuove farmacie comunali che apriranno a seguito delle recenti norme
governative), o ad una percentuale sul miglioramento dei risultati
economico-finanziari di unità produttive già esistenti (per Bracciano si
potrebbe applicare all'auspicabile aumento degli utili della partecipata
Bracciano Ambiente S.p.A.), oppure all'istituzione di una "Solidarietà a
Km 0", nel senso della creazione di una o più realtà locali che si
concentrino sulla sensibilizzazione degli operatori economici del posto verso
l'impiego di strumenti normativi già esistenti (si pensi all'8 per mille, per
esempio) a favore delle esigenze sociali della propria collettività.
Come si vede, e nonostante la sintetica ed approssimativa
esposizione, anche uno dei problemi che più tornano a preoccupare chiunque sia
chiamato ad amministrare le risorse pubbliche può trovare una qualche -
ancorchè parziale - soluzione: il tutto dovrebbe scaturire dall'abbandono della
linea esclusiva di privilegio verso le componenti economico-finanziarie fin qui
adottata, e riflettere seriamente sui vantaggi per la collettività che
potrebbero derivare dal miglioramento della qualità della vita per tutti gli
individui coinvolti in questo fenomeno, che oggi invece ne vivono "ai
margini" e con grandissima difficoltà e sofferenza sia per sè stessi che
per i propri cari.